- Anno 827 Naro viene conquistata dai saraceni. Inizia la dominazione araba.
- 25 luglio 1086 I normanni entrano a Naro. Il Castello – presidiato dalle truppe dell’emiro saraceno Ibn Hamud – capitola cadendo nelle mani di Ruggero Gran Conte di Normandia. Naro passa dal dominio arabo all’influenza normanna, cui seguirà quella di casa sveva e, poi, di casa angioina.
- 24 dicembre 1174 Il tempio di Maria SS. Assunta degli Angeli (attuale "Matrice Vecchia") – per sovrano rescritto – viene elevato a Chiesa Madre, conservando comunque il beneficio di decanato concessogli dal Gran Conte Ruggero nel 1089.
- Anno 1233 Federico II° di Svevia, imperatore d’occidente, conferisce alla Città di Naro il titolo di "Fulgentissima", ammettendola al Real Parlamento Siciliano di Messina. In quest’epoca, il Parlamento di Sicilia è composto da tre bracci: quello baronale, quello ecclesiastico e quello demaniale. Naro, diventa una delle 23 città regie ed è ammessa al XVIII° seggio del braccio demaniale.
- Maggio 1266 La Chiesa Madre (già Maria SS. Assunta degli Angeli) viene consacrata alla SS. Vergine Annunziata. Presiede alla cerimonia di consacrazione il cardinale Rodolfo, vescovo d’Albano e nunzio apostolico di papa Clemente IV°. Sono presenti: il conte Leonardo, arcivescovo di Palermo; Nicolò, arcivescovo di Bari; Goffredo, vescovo di Girgenti; Nicolò, vescovo di Mazara; Bartolomeo vescovo di Patti; Giovanni, vescovo di Monopoli.
- 3 aprile 1282 Naro partecipa ai Vespri Siciliani, rivoltandosi contro il governatore francese Francesco Turpiano e le milizie di questi che difendono il castello. Gli angioini vengono appesi, coi cappi al collo, nelle Mura di cinta. Viene nominato governatore il nobile narese Ognibene Montaperto, coaudiuvato dai rettori Leone Albamonte, Federico Crescenzio e Fulco Palmeri. Si apre la strada agli aragonesi che sostituiranno i francesi.
- Anno 1324 Il re Federico II° d’Aragona soggiorna nel Castello di Naro, dove per l’occasione si conia moneta (raffigurante la testa coronata del re, nel diritto, e la civetta, nel rovescio). Egli emana in Naro i capitoli per il buon governo della Città e delle Terre del Regno di Sicilia.
- Settembre 1411 Bernardo Cabrera, conte di Modica e capo della fazione catalana, s’impadronisce del Castello di Naro che parteggia per la fazione latina: il castellano Lopez Leon viene tagliato a pezzi; la badessa del Monastero del SS.Salvatore – parente del castellano – viene seppellita viva dentro il monastero; la Città di Naro viene saccheggiata e, in parte, devastata.
- Anno 1575 La peste si abbatte a Naro, colpendo la maggior parte della popolazione. Le autorità fanno costruire il quartiere di Lazzaretto per isolarvi gli appestati.
- 18 giugno 1624 La suora cappuccina Serafina Pulcella riferisce che le è apparso in visione San Calogero, dicendole che il Signore – per intercessione dello stesso San Calogero – ha fatto cessare la peste. La popolazione porta in processione, per le vie della Città, la Statua del Santo Nero che viene proclamato Patrono di Naro.
- 25 luglio 1645 Naro ottiene il privilegio del "bussolo senatorio". Ogni giurato della Città consegue automaticamente il titolo di "senatore".
- 20 febbraio 1689 Scoppia la rivolta contro la tassa del macinato. Circa 3000 persone organizzano un’imponente manifestazione pubblica, giungendo a malmenare il Regio Protettore e gli Ufficiali della Città.
- 11 giugno 1693 Molte città siciliane sono colpite dall’ennesima scossa tellurica che provoca numerose vittime ed ingenti danni. Naro, che pure nei giorni precedenti era stata interessata dal terremoto, viene risparmiata. I naresi considerarono ciò come grazia di San Calogero, il cui tabernacolo nella Chiesa omonima è rimasto aperto durante il mese di dicembre e quello di gennaio.
- Anno 1868 I feudi e i fondi appartenenti ai Monasteri di Naro e al Clero vengono suddivisi in lotti e venduti ai nobili e ai borghesi del luogo: 258 lotti per un totale di 1650 ettari di terreno. E’ la conseguenza dell’estensione della legge Siccardi in Sicilia.
- 20 febbraio 1887 Nasce a Naro Giuseppe Messina, che diverrà una delle voci più autorevoli della scienza giuridica civilistica e processuale - civilistica della prima metà del 900. Insieme al tedesco Lotmar e al polacco Rundstein è tra i primi giuristi ad occuparsi di contratti collettivi di lavoro.
- 11 gennaio 1945 Scoppia la rivolta dei giovani chiamati alla leva dal Governo Badoglio. Analoghi moti si hanno in altri Comuni siciliani: specialmente nel ragusano. L’insurrezione narese assume connotazioni separatiste e comporta l’incendio della caserma dei carabinieri e l’evasione dei detenuti dal carcere del castello. Ci sono morti e feriti, sia tra i rivoltosi sia tra i militari. L’insurrezione è sedata due giorni dopo.
Fonte sito
Comune di
Naro